Yara Gambirasio, deteriorati i campioni di Dna. Indagata la pm
Il pubblico ministero Letizia Ruggeri è indagata per la «sparizione» dei test del Dna del caso di Yara Gambirasio. I difensori di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo dalla Cassazione, hanno presentato una denuncia – querela sulla principale prova del processo dell’omicidio di Yara Gambirasio, 13enne di Brembate di Sopra. Secondo i legali Claudio Salvagni e Paolo Camporini, la pm Letizia Ruggeri non avrebbe garantito la corretta conservazione dei campioni rinvenuti sul cadavere della ragazzina (risultati decisivi per la condanna), nel momento del loro spostamento dal frigorifero dell’ospedale San Raffaele di Milano all’ufficio Corpi del reato di Bergamo.
Il giudice per le indagini preliminari di Venezia, Alberto Scaramuzza, che ha ipotizzato i reati di frode in processo penale e depistaggio – punito con il carcere, da 3 a 8 anni -, ha spiegato che si tratta dell’«unico provvedimento» da lui adottabile a fronte di una denuncia-querela seguita da un atto di opposizione all’archiviazione. L’invio degli atti al pm di Venezia e l’iscrizione nel registro degli indagati serve per «permettere al pm una compiuta valutazione in relazione a tutte le doglianze dell’opponente», che richiedono «un necessario approfondimento al fine di permettere alla stessa un’adeguata difesa».
Il trasferimento dei referti è durato 12 giorni e, secondo i difensori
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