Vitamina D: ora è ufficiale la sua carenza aumenta del 25% il rischio di morte prematura
Un recente studio ha sottolineato che vi sono concrete prove sul fatto che una carenza di vitamina D possa essere connessa con un aumento del rischio di mortalità, poiché questo micronutriente è fondamentale per la salute generale del nostro organismo
La vitamina D svolge un ruolo importante per la nostra salute generale. Uno studio ha dimostrato che è efficace nella costruzione di ossa forti e nella protezione del sistema immunitario.
Sebbene la possiamo assorbire facilmente attraverso l’esposizione al sole e mangiando i cibi giusti, è possibile esserne carente.
I ricercatori stimano che circa 1 miliardo di persone in tutto il mondo abbiano bassi livelli di vitamina D.
Ad esempio, se una persona ha tra 30-49 nmol/L (nanomoli per litro) di vitamina D nel sangue è considerata a rischio; mentre, al di sotto di 30 nmol/L o meno si è carenti.
I sintomi di carenza includono:
fragilità ossea, osteoporosi o entrambi dolore osseo stanchezza debolezza muscolare, dolore o contrazioni articolazioni rigide.
La dose giornaliera raccomandata dipende dall’età: da 1 a 70 anni si dovrebbe assumere 15 microgrammi di vitamina D al giorno. Questo aumenta a 20 per gli adulti di età pari o superiore a 71 anni.
In un nuovo studio, gli scienziati dell’Università del South Australia hanno trovato prove di una relazione causale tra carenza di vitamina D e un aumento del rischio di mortalità.
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