Un sottomarino russo affondato da oltre 30 anni potrebbe perdere radiazioni nell’oceano
Fonte: X/@NilsenThomas
Era il 7 aprile 1989, quando un sottomarino nucleare russo affondò al largo delle coste della Norvegia a seguito di un incendio scoppiato a bordo innescato da un corto circuito. All’epoca, il sottomarino trasportava due siluri nucleari che ha trascinato con sé nelle acque profonde e fredde dell’Oceano Artico. Ad oggi, né la nave né le sue armi sono state recuperate e, purtroppo, pare che questi artefatti della Guerra Fredda da allora stiano perdendo materiali radioattivi. Il russo K-278 Komsomolets, come veniva chiamato, era un sottomarino d’attacco a propulsione nucleare che apparteneva alla marina sovietica.
Al momento dell’incidente mortale, il K-278 stava effettuando un pattugliamento di routine a circa 180 chilometri a sud-est di Bear Island, al largo della costa della Norvegia. Era a circa 152-381 metri sotto la superficie quando scoppiò un incendio nel compartimento di poppa che, in pochi minuti, provocò una serie di problemi elettrici in tutto il sottomarino. Il reattore ad acqua pressurizzata che alimentava il K-278 si è poi spento velocemente.
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Per più di 30 anni, K-278 e
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