Ucraina, l’ammissione di Zelensky: perdiamo tra i 60 e i 100 soldati al giorno. Biden: Russia pericolo nucleare

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Nel 98esimo giorno della guerra in Ucraina le truppe russe hanno quasi acquisito il controllo della città di Severodonetsk mentre gli Stati Uniti tornano a promettere razzi avanzati all’Ucraina per aiutarla nei combattimenti. Intanto a Cherson, dove le comunicazioni sono interrotte, l’esercito ucraino avanza e i leader dell’Unione Europea hanno concordato un embargo nei confronti del petrolio proveniente da Mosca. Gazprom ha annunciato l’interruzione delle forniture ai paesi ostili sul pagamento in rubli, mentre l’Onu sta svolgendo discussioni sulla questione del grano e dei fertilizzanti. E Zelensky ammette tra le 60 e le 100 perdite al giorno tra i soldati di Kiev.

7.30 – Le esercitazioni nucleari della Russia a Ivanovo

Le forze nucleari russe stanno svolgendo esercitazioni nella provincia
di Ivanovo, a nordest di Mosca. Lo riporta oggi l’agenzia di stampa
Interfax, citando il ministero della Difesa russo. Circa 1.000
militari si stanno esercitando in manovre intensive utilizzando oltre
100 veicoli tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars,
ha affermato il dicastero.

 

6.30 – Zelensky: perdiamo tra i 60 e i 100 soldati al giorno

Le perdite quotidiane di soldati in combattimento dell’Ucraina sono di circa 60-100 soldati uccisi e circa 500 feriti. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista pubblicata dal canale televisivo Newsmax e ripresa dall’agenzia russa Tass. «La situazione nell’est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo tra i 60 ei 100 soldati uccisi e qualcosa come 500 feriti in combattimento», ha detto. Secondo Zelensky, gli ucraini nella parte orientale del paese «detengono il perimetro di difesa» e nella regione di Kharkiv «contrattaccano e fanno pressione». Ma nel Sud Kiev ha perso il controllo di Severodonetsk. Zelensky ha anche affermato che l’Ucraina non intende cedere i suoi territori: «Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché questa è la nostra indipendenza, la nostra sovranità. Ma ci sono alcune difficoltà, dettagli con alcuni territori. Queste difficoltà possono essere discusse», ha detto, riferendosi evidentemente ai russofoni e agli accordi di Minsk. Zelensky ha aggiunto che «tali discussioni sono necessarie per iniziare a risolvere queste difficoltà e sfide attraverso i canali diplomatici, altrimenti nulla funzionerà».

5.30 – I separatisti vogliono processare il presidente

Le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dnr) si aspettano che l’Unione Europea e gli Stati Uniti inviino loro rappresentanti a partecipare al tribunale internazionale che intendono istituire per processare con l’accusa di crimini di guerra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo predecessore Petro Poroshenko. Lo riporta l’agenzia russa Tass. «Ci auguriamo che prevalga l’impegno per il giusto processo e per le convenzioni internazionali. E che ogni Paese, Europa e Stati Uniti compresi, invii i propri rappresentanti al tribunale internazionale», ha affermato Yelena Shishkina, parlamentare della Dnr, aggiungendo che inviti sono già stati inviati a numerosi stati europei. «Alcuni hanno già risposto. Alcuni non lo faranno mai, perché di fatto stanno finanziando quelle azioni criminali», ha aggiunto la Shishkina.

4.30 – Biden: Putin pericolo nucleare

Gli Stati Uniti al momento non hanno alcuna indicazione che la Russia abbia intenzione di usare armi atomiche in Ucraina, sebbene la retorica di Mosca sullo spettro del nucleare sia di per sé pericolosa ed estremamente irresponsabile. Lo ha scritto il presidente americano Joe Biden in un editoriale sul New York Times, ribadendo che «qualsiasi uso di armi nucleari in questo conflitto su qualsiasi scala sarebbe completamente inaccettabile per noi così come per il resto del mondo e comporterebbe gravi conseguenze». Ma il presidente è anche cauto: «Non vogliamo una guerra tra la Nato e la Russia. Per quanto non sia d’accordo con Putin e trovi le sue azioni un oltraggio, gli Stati Uniti non cercheranno di provocare la sua destituzione a Mosca». E ancora: «Finché gli Stati Uniti o i nostri alleati non saranno attaccati, non ci impegneremo direttamente in questo conflitto, né inviando truppe americane a combattere in Ucraina né attaccando le forze russe. Non incoraggeremo né permetteremo all’Ucraina di colpire oltre i suoi confini. Non vogliamo prolungare la guerra solo per infliggere dolore alla Russia», conclude Biden.

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