Trattato globale sulla plastica: le lobby del petrolio “stanno sabotando gli sforzi per affrontare la crisi climatica”
Non arrivano buone notizie alla conclusione della terza sessione del Comitato Negoziale Intergovernativo (INC3) per un Trattato globale sulla plastica. Greenpeace accusa i governi presenti di favorire gli interessi delle lobby petrolchimiche, a discapito della lotta contro la crisi climatica e l’inquinamento da plastica
Si è conclusa oggi a Nairobi, in Kenya, con un accordo su un punto di partenza per i negoziati della quarta sessione (INC-4), la terza sessione del Comitato Negoziale Intergovernativo (INC3) per un Trattato globale sulla plastica, uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, anche nell’ambiente marino.
Ma c’è una certa amarezza da parte degli ambientalisti. Greenpeace accusa infatti i governi presenti di aver permesso alle aziende petrolchimiche di sabotare gli sforzi per affrontare la crisi climatica e l’inquinamento da plastica.
Il capo delegazione di Greenpeace, Graham Forbes, ha dichiarato con fermezza che nonostante la plastica stia danneggiando direttamente tutti gli 8,1 miliardi di abitanti del pianeta, i leader mondiali sembrano ancora privilegiare gli interessi delle lobby del petrolio anziché affrontare la realtà delle sfide ambientali ormai sempre più urgenti.
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