Ti spieghiamo perché anche le banane costeranno di più, con rincari fino al 30%
Si allunga la lista dei prodotti alimentari che, a breve, potrebbero subire rincari. A latte, olio extravergine d’oliva e tonno in scatola, oggi aggiungiamo anche le banane, uno dei frutti più amati e consumati nel nostro Paese. A lanciare l’allarme è Fruitimprese
Al supermercato o dal fruttivendolo presto potremmo veder lievitare anche il prezzo delle banane. La tendenza degli ultimi periodi, purtroppo, l’abbiamo già capita: a causa della crisi energetica, della carenza di materie prime e dell’inflazione, il prezzo di tanti prodotti di uso comune sta aumentando.
Alla base di questo, dunque, una serie di problemi produttivi che sempre più aziende o associazioni di settore stanno sottolineando negli ultimi mesi. Vi abbiamo parlato della situazione del latte, dell’olio extravergine d’oliva ma anche del tonno in scatola.
I rincari non risparmieranno neppure le banane che, forse non sapete, sono tra i frutti più “energivori”. Per farle arrivare sulle nostre tavole, infatti, non solo ci vuole del tempo (arrivano da lontano) e trasporti adeguati, ma la maturazione e conservazione avviene in celle refrigerate, così da evitare anche un veloce deperimento.
A tutto questo si aggiungono ora costi energetici e produttivi maggiori ma anche trasporti e imballaggi più cari.
A sottolineare questa situazione, è Fruitimprese che, a causa dei costi che devono fronteggiare gli operatori in tutta Europa, parla della richiesta di un adeguamento dei listini prezzi del 20-30%:
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