Sulle pensioni sarà un 2024 da flop: nessun nuovo anticipo o assegni tagliati
La strada sembra già tracciata, con buona pace di Matteo Salvini: in tema di pensioni l’intervento del governo per il 2024 sarà limitato. Non ci sarà un nuovo anticipo pensionistico, quasi certamente, ma solo la conferma della Quota 103. Che finora, tra l’altro, ha avuto ben poco successo.
Ieri il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha detto chiaramente che nessuna riforma previdenziale può tenere nel medio termine con gli attuali tassi di natalità. E così resta solo la possibilità di confermare la Quota 103, ovvero l’uscita dal lavoro con 62 anni di età e almeno 31 di contributi.
Uscita anticipata dal lavoro, una riforma complicata
Il governo potrebbe rivedere qualcosa. Per esempio la ministra del Lavoro, Marina Calderone, parla di Ape sociale più ampio e di qualche novità per le donne, anche se difficilmente l’Opzione donna tornerà ai suoi criteri originali, eliminando i paletti molto stringenti introdotti quest’anno.
Nel governo qualcuno vorrebbe fare di più, ma i conti non lo permettono. L’unica possibilità è mettere in campo un anticipo pensionistico con assegni inferiori di almeno un quarto, spiega la Stampa.
Il
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