Sharon Stone, l’altra faccia del successo: “Distrutta come essere umano”
La fama, il successo, essere riconosciuti per strada e, al tempo stesso, non avere più una vita propria. È quanto ha raccontato Sharon Stone in occasione della sua partecipazione al Red Sea International Film Festival 2022, a cui ha riservato una lunghissima intervista nella quale ha parlato del prezzo che ha dovuto pagare subito dopo il grande clamore suscitato da Basic Instinct, che le ha regalato la più grande – e dolorosa (a suo dire) – notorietà.
Sharon Stone: “La mia vita è distrutta”
C’è stato un momento in cui Sharon Stone non è più stata Sharon Stone. Per le persone, era Catherine Tremell, l’affascinante psicologa di Basic Instinct. E, se il film di Paul Verhoeven l’ha di certo trasformata in una star, dall’altro l’ha completamente privata della sua identità: “Per molti dovevo essere come il mio personaggio: dovevo essere volgare, dovevo uccidere le persone e mostrare la mia vagina al supermercato. È stato un grande trauma della mia vita. A un certo punto ho perso la custodia del mio bambino perché il giudice era convinto che stessi girando dei film erotici”.
Ha inoltre dichiarato di essersi sentita distrutta come essere umano, di non essere più padrona di se stessa. Parole fortissime, che trovano spiegazione in un particolare episodio che lei stessa ha voluto raccontare: “Quando sono stata nominata al Golden Globe e hanno pronunciato il mio nome, le persone nella stanza hanno riso di me. Le stesse persone che, 20 anni dopo, mi avrebbero applaudito per la mia battaglia per i diritti delle donne”.
Sharon Stone non si è arresa e ha continuato a lottare per le battaglie in cui ha sempre creduto. Soprattutto per le donne, per
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