
Scoperto un sorprendente legame tra le tue pupille e il modo in cui immagazzini i ricordi durante la notte
Nella quiete del sonno, i piccoli spostamenti delle pupille svelano un segreto straordinario: il delicato atto del cervello di preservare i ricordi mentre ne forgia di nuovi.
@Dall-E/Greenme
Gli occhi non mentono mai (nemmeno quando dormi) e la memoria è una cosa fragile e fugace. Ci consente di trattenere i volti dei nostri cari, di percorrere strade familiari e di padroneggiare nuove abilità. Ma come fa il cervello a mantenere intatti i vecchi ricordi e a fare spazio a quelli nuovi? Gli scienziati si sono interrogati su questo per decenni, in particolare sul fenomeno noto come “oblio catastrofico”, in cui le nuove informazioni sovrascrivono la vecchia conoscenza.
I ricercatori hanno scoperto un legame sorprendente tra la dimensione della pupilla durante il sonno e il modo in cui vengono elaborati i ricordi. Le loro scoperte potrebbero offrire indizi per migliorare la memoria negli esseri umani e persino ispirare progressi nell’intelligenza artificiale.
Lo studio
Il sonno è diviso in due fasi principali: REM (movimento rapido degli occhi) e non REM. Il sonno non REM è l’officina di riparazione del
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