Scoperto il più grande giacimento di terre rare d’Europa
L’Unione Europea considera questi metalli materie prime fondamentali, con la Cina che controlla il 70% dell’estrazione mineraria e il 90% della lavorazione a livello globale.
La società mineraria norvegese Rare Earths Norvegia (REN) ha annunciato giovedì in una conferenza stampa di aver scoperto il più grande giacimento di terre rare nell’Europa continentale. Dopo tre anni di perforazioni e analisi approfondite, le stime effettuate in collaborazione con la società di consulenza canadese WSP nel complesso della carbonatite Fen indicano che l’area dispone di uno strato di risorse minerarie, ad una profondità fino a 468 metri sotto il livello del mare, contenente 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare e una prospettiva ragionevole per un eventuale sfruttamento economico. Di questa quantità si stima che esistano 1,5 milioni di tonnellate di magneti permanenti, che vengono utilizzati nell’industria dei veicoli elettrici e delle turbine eoliche. Se le stime fossero confermate, il giacimento supererebbe quello di Kiruna in Svezia, scoperto l’anno scorso e sfruttato dalla compagnia mineraria LKAB, che finora era considerata la più grande del continente europeo con circa 2 milioni di
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