Santanché «indagata per bancarotta e falso in bilancio», l’avvocato smentisce. Intanto la Procura chiede il fallimento per la sua società

Santanché «indagata per bancarotta e falso in bilancio», l'avvocato smentisce. Intanto la Procura chiede il fallimento per la sua societàopen.online

«La senatrice Santanchè non risulta indagata in alcun processo penale». A poche ore dalla notizia dell’istanza di fallimento per la Visibilia Editore, società di cui la nuova ministra del Turismo è stata fondatrice e prima azionista, l’avvocato di Daniela Santanchè, Salvatore Sanzo, smentisce la notizia della ministra indagata per per bancarotta e falso in bilancio. «Non risponde al vero che sia aperto un fascicolo per ipotesi di bancarotta fraudolenta», dichiara Sanzo, «stante l’assenza del presupposto obiettivo della liquidazione giudiziale della società, soltanto ipotizzata in astratto». L’avvocato si riferisce all’ipotesi di fallimento contenuta nell’istanza della Procura di Milano resa nota poche ore fa. «Visibilia Editore spa sta assumendo in ogni sede opportuna le iniziative affinché l’Autorità giudiziaria possa riconoscere l’assenza di tale presupposto», spiega, «ed in particolare, come evidenzia un comunicato della società, gli azionisti di riferimento della stessa, Reale Ruffino e SIF Italia spa, hanno manifestato la disponibilità ad intervenire, dove necessario, per adempiere ad ogni obbligazione nei confronti dell’Agenzia delle Entrate». Sanzo ha poi concluso riferendosi alle notizie riportate nelle ultime ore sull’indagine che coinvolgerebbe anche la ministra: «Ogni diversa rappresentazione dei fatti non corrisponde alla effettiva realtà degli stessi ed è lesiva della reputazione della senatrice Santanché».

«Debiti per 984mila euro»

Poche ore fa la Procura di Milano aveva avanzato un’istanza di fallimento per Visibilia Editore, la società di cui la nuova ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata fondatrice e prima azionista. Secondo quanto trapelato, dagli atti sarebbe emerso anche che la senatrice di Fratelli d’Italia sarebbe stata indagata per bancarotta e false comunicazioni sociali. Circostanza che l’avvocato della senatrice ora smentisce in assoluto. «Visibilia Editore versa in evidente e manifesto stato di insolvenza», scrive la Procura

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