Rinnovo contratto scuola, i sindacati chiedono 300 euro, il governo ne darà 50 netti. Gli ultimi aggiornamenti

Rinnovo contratto scuola, i sindacati chiedono 300 euro, il governo ne darà 50 netti. Gli ultimi aggiornamentiorizzontescuola.it

Di Andrea Carlino

La partita per il rinnovo del contratto è in salita. Una salita ripida con tornanti molto stretti per usare termini ciclistici. Tradotto: la situazione resta complicata, i tempi si allungano e né il governo né i sindacati possono essere soddisfatti.

Bianchi voleva chiudere prima della pausa estiva, ma, allo stato attuale, l’accordo è molto lontano. I sindacati volevano un adeguamento economica a tre cifre: fino a 300 euro lordi. In realtà non si andrà molto lontani dai 90 euro lordi che, al netto, saranno 50 euro. Si guarda, dunque, alla prossima Legge di Bilancio sperando che il quadro macroeconomico dell’Italia non peggiori.

Intanto da mercoledì 6 luglio al via i tavoli tematici: si parte con il personale Ata, poi il 12 con università, 19 con la ricerca e il 26 con Afam.

Non sono escluse anche altre riunioni su temi specifici come lo smart working.

Cosa può accadere per la parte economica

A disposizione per la parte economica oltre 2 miliardi per un riconoscimento salariale, rispetto al 2018, del 3,8% che tradotto in euro significa 90 euro lordi, dunque 50 euro netti in busta paga.

Al netto delle risorse per gli arretrati (ancora da quantificare), verrebbe ricompreso nell’aumento il cosiddetto elemento perequativo da 11,50 euro medi previsto dal precedente CCNL 2016-2018. In quel caso erano stati garantiti ai docenti aumenti retributivi medi di 96 euro lordi al mese (da 80,40 euro minimi a 110 massimi, in base ad anzianità e grado di scuola).

Cosa potrebbe cambiare per i docenti

Per quanto riguarda il comparto docenti, tra le proposte governative c’è quella di contrattualizzare la didattica a distanza, evidenziando la necessità di normare

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