Presidente ACI Sticchi Damiani indagato: ha nascosto milioni di euro?
Una notizia turba il mondo dell’auto: il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, è indagato per presunto falso in atto pubblico. Secondo gli inquirenti, il numero uno dell’Automobile Club non avrebbe dichiarato una parte cospicua del proprio stipendio, superando il milione di euro incassati ogni anno a dispetto del tetto fissato per i manager pubblici, che prevede un limite annuo di 240 mila euro. Il legale di Sticchi Damiani ha già dichiarato l’insussistenza di ogni addebito a carico del suo assistito e la capacità di dimostrarlo.
PRESIDENTE ACI INDAGATO: ACCUSA DI FALSO IN REATO PUBBLICO
In base all’accusa, Angelo Sticchi Damiani avrebbe depositato finte autocertificazioni sui redditi tra il 2017 e il 2020, commettendo, appunto, il reato di falso in atto pubblico (art. 483 del Codice penale, punito con la reclusione fino a due anni). Dai documenti dell’inchiesta, che sarebbe partita da una segnalazione interna all’ACI, emerge che per ciascun anno dal 2017 al 2020, a fronte di un guadagno dichiarato di 246 mila euro, il presidente sarebbe arrivato a ricevere fino a più di un milione e mezzo di euro
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