Persiste l’incertezza per i lavoratori ATI

Il tempo stringe e ci presenterà il conto. Facciamo un po’ di storia del servizio Emergenza/Urgenza nel Lazio.
Fino all’anno 2000 il Servizio di emergenza urgenza sanitaria era gestito direttamente dalle Aziende Sanitarie Locali, nel tempo si è indirizzati verso la centralizzazione del servizio che culminò con la nascita dell’ARES 118. All’epoca tutto il personale era dipendente dell’Azienda.
Dopo il transito al 118 con i tagli che si sono susseguiti con le diverse correnti politiche che hanno governato il Lazio, il servizio è stato affidato ad associazioni, società e cooperative private. Nell’estate del 2019 In Regione Lazio è stato approvato il piano finanziario per il servizio di soccorso di emergenza/urgenza dell’Ares 118 ed era stato firmato un protocollo con i sindacati per la re-internalizzazione del servizio.
Tale situazione comporterà, secondo le più rosee previsioni, il rafforzamento del sistema sanitario mediante nuove strutture e mezzi per garantire il servizio e soprattutto mediante il reclutamento di nuovo personale mediante procedure pubbliche. Ma queste sono rosee previsioni, perché il bando per l’assunzione di autisti ARES ha previsto tutto il contrario.
Tra i requisiti necessari , ritenuti fondamentali, troviamo anni di esperienza nella guida di furgoni. Abbiamo letto bene? Furgoni, si , non è fatta menzione di esperienza e professionalità acquisite in primis come dipendente o Volontario , nel settore dei trasporti / emergenza sanitaria.
Un autista, un trasportatore, un corriere di una società, hanno più esperienza di un Volontario che magari ha 15 anni di servizio all’attivo ed OBBLIGATORIAMENTE deve rinnovare annualmente i brevetti che gli servono per poter lavorare (BLSD, PBLSD, PTC, ECC.) o di un Dipendente di una qualsiasi società / cooperativa / onlus, piccola o grande che sia?
Riflettiamo bene su questo e riflettiamo che la formazione è la base, le fondamenta e su cui si basa il servizio di Emergenza / Urgenza. Un intervento fatto poco bene nell’immediatezza potrebbe pregiudicare situazioni future.
Si parla di persone, Donne e Uomini, che vivono la loro vita in strada, sulle ambulanze, a contatto con gli utenti, sempre disponibili H24 e che svolgono con dedizione e professionalità il loro compito.
Nel mese di Giugno 2021 terminerà la convenzione A.R.E.S. / società appaltatrici e questo comporterà che oltre 350 famiglie direttamente, nonché quelle relative dell’indotto, avranno grossi problemi. Di come mettere un piatto di pasta in tavola. Di come tirare a campare.
Pensiamoci quando si parla di risparmio, di svendere il servizio e di ripartire da zero per far acquisire professionalità ai neo assunti, che attualmente è presente e radicata in personale che da anni svolge l’attività
Si getterebbero alle ortiche i sudori di tante Madri e padri di famiglia, che con dedizione e spirito di sacrificio hanno dedicato la loro vita alle attività di emergenza / urgenza.
Questa è la situazione e purtroppo di Purtroppo di internalizzazione del servizio non se ne parla e di conseguenza intere famiglie vivono sempre nella totale incertezza dl loro futuro.
Proprio oggi è stata pubblicata la deliberazione n. 280 del 31 marzo 2021 (come sempre in estrema urgenza) dove si indice una gara per il rinnovo del servizio rinnovabile di sei mesi in sei mesi.
Si prevede l’ennesima presa in giro.
DELIBERA N.280 2021 ACQUI. GESTI. BENI E SERVIZI

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