Penny Licks, quando mangiare un gelato ti poteva costare la vita

Nel XIX secolo i gelati nelle strade dell’Inghilterra si servivano nei “Penny Licks”, piccoli bicchieri di vetro utilizzati dai venditori ambulanti. I clienti pagavano un penny per una porzione di gelato, leccavano il contenuto e restituivano il bicchiere al venditore, il quale lo sciacquava sommariamente prima di riutilizzarlo per il cliente successivo. Tuttavia la pulizia...

I Penny Licks costavano un penny e permettevano di leccare un gelato e restituire il bicchiere al venditore: la scarsa igiene contribuì a diffondere le epidemie

@Linda Spashett/Wikipedia

Nel XIX secolo i gelati nelle strade dell’Inghilterra si servivano nei “Penny Licks”, piccoli bicchieri di vetro utilizzati dai venditori ambulanti. I clienti pagavano un penny per una porzione di gelato, leccavano il contenuto e restituivano il bicchiere al venditore, il quale lo sciacquava sommariamente prima di riutilizzarlo per il cliente successivo.

Tuttavia la pulizia superficiale non eliminava i germi, contribuendo alla diffusione di malattie infettive come il colera e la tubercolosi. L’epidemia di colera del 1832 fu devastante, causando migliaia di morti in Europa e Nord America. All’epoca la teoria dominante attribuiva la diffusione del colera ai miasmi, ossia cattivi odori. Solo con l’avvento della teoria dei germi di Louis Pasteur e le scoperte di Robert Koch si cominciò a comprendere il ruolo dei microrganismi nella trasmissione delle malattie.

Un rapporto medico del 1879 collegò direttamente un’epidemia di colera alla pratica di riutilizzare i bicchieri di vetro dei


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