Neuralink: Progressi e sfide dell’impianto cerebrale N1
Neuralink aggiorna sull’impianto N1: fili flessibili nel cervello, miglioramenti BPS, controllo del cursore con la mente. Controversie e potenziale rivoluzionario.
Il chip N1 di Neuralink è stato impiantato chirurgicamente nel cervello umano per la prima volta nel gennaio 2024. (Aleksandra Sova/Shutterstock.com)
Neuralink ha recentemente fornito un aggiornamento sul suo primo impianto cerebrale in umani, rivelando che il percorso non è stato privo di ostacoli. Il dispositivo N1 è stato impiantato chirurgicamente nel 29enne Noland Arbaugh all’inizio di quest’anno, nell’ambito del progetto dell’azienda di sviluppare un’interfaccia cervello-computer per il controllo mentale dei dispositivi. L’impianto è costituito da oltre 1.000 elettrodi combinati in 64 fili più sottili di un capello umano, progettati per trasmettere i segnali neurali. Questi fili flessibili sono stati collegati chirurgicamente al cortex motorio del cervello, responsabile dei movimenti volontari.
Nelle settimane successive all’intervento, alcuni fili si sono ritirati dal cervello, riducendo il numero di elettrodi funzionanti e compromettendo la velocità e l’accuratezza del controllo del cursore del computer tramite la mente, misurato in bit al secondo (BPS). Neuralink ha affrontato il problema apportando modifiche all’algoritmo
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