Morti di caldo. Effetti di cui non si parla.
In Inghilterra, il giorno più caldo mai registrato, la scorsa estate, ha provocato 638 morti in più rispetto al normale. Secondo i dati ufficiali, gli esperti hanno mostrato il reale pericolo che il caldo estremo e il cambiamento climatico rappresentano per la vita umana.
Il giorno successivo al 19 luglio 022, quando le temperature sono rimaste quasi altrettanto elevate, sono morte altre 496 persone in più rispetto a quanto normalmente previsto. L’improvviso aumento dei decessi del 19 e 20 luglio 2022, è stato rivelato dall’Ufficio per le statistiche nazionali, nei dati che dettagliano i decessi giornalieri e questo aumento è coinciso nei due giorni in cui, nel Regno Unito, le temperature sono salite sopra i 40°C (104°F) per la prima volta della loro storia.
Il bilancio extra delle vittime è stato più alto di quanto avevano previsto gli esperti della London School of Tropical Hygiene and Medicine (LSTHM). In quei giorni il laboratorio di modellazione dell’ambiente e della salute dell’LSTHM aveva stimato che i decessi in eccesso sarebbero stati 966 in quattro giorni. Il governo dichiarò un’allerta per il calore di livello 4, che significa “malattia e morte possono verificarsi tra le persone in forma e in buona salute, e non solo nei gruppi ad alto rischio”.Con le temperature che scendevano appena sotto i 27°C di notte, i medici avvertirono che la disidratazione, il surriscaldamento, l’esaurimento da calore e il colpo di calore avrebbero potuto essere fatali, in particolare per neonati, anziani, senzatetto, lavoratori all’aperto e persone con condizioni mediche preesistenti.
Nei due giorni, ci furono 3.805 decessi in tutta l’Inghilterra per tutte le cause, con un aumento del 42% rispetto alla media quinquennale di 2.671. Di questi, almeno sei persone morirono in acqua in cerca di refrigerio, ma il maggior numero di morti fu tra gli anziani, in particolare quelli di età pari o superiore a 85 anni. L’Agenzia per la salute e la sicurezza del Regno Unito aveva precedentemente stimato che l’ondata di caldo prolungata successiva, avvenuta poi dall’8 al 17 agosto, ebbe circa 1.458 decessi in eccesso, escludendo il Covid-19, negli over 65.
In quel periodo, centinaia di vigili del fuoco hanno combattuto contro gli incendi in tutta l’Inghilterra mentre le temperature registrate salirono ad un massimo di 40,3°C, ben 1,6°C in più rispetto al massimo precedente, stabilito nel 2019. “C’è un picco assolutamente enorme in ciascuno di questi due giorni”, ha affermato il prof. Sir David Spiegelhalter, presidente del centro Winton per la comunicazione del rischio e delle prove presso l’Università di Cambridge. “Le morti dovute al freddo tendono ad essere molto più diffuse nel tempo. Il calore può uccidere più improvvisamente. Queste morti in eccesso sono solo a causa del caldo perché il picco è così evidente. È raro ottenere un picco del genere a meno che non si verifichi un grave incidente. Sono dati straordinari e mostrano i danni del caldo estremo”.
Quelle cifre dovrebbero essere “un campanello d’allarme per tutti noi”.
Invece…