Migranti, dietrofront della Francia e nuove ingerenze: «L’Ocean Viking resti in Italia»
È durata appena 12 ore la schiarita tra Italia e Francia sui migranti a bordo dell’Ocean Viking. Come si ricorderà, ieri Parigi si era detta disponibile ad accogliere a Marsiglia i 234 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla Ong battente bandiera norvegese. In risposta, una nota di Palazzo Chigi aveva espresso «sentito apprezzamento» per la decisione francese «di condividere la responsabilità l’emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell’Italia e di pochi altri Stati del Mediterraneo, aprendo i porti alla Ocean Viking». Insomma, tutto sembrava filare liscio.
La nave Ong ha 234 migranti a bordo
Almeno fino a qualche minuto fa, quando è intervenuta una dura presa di posizione di Olivier Veran, portavoce del governo francese, che in un’intervista a Franceinfo ha bollato come «inaccettabile» l’atteggiamento del governo italiano. Non solo: Veran ha anche sostenuto che la nave con a bordo i 234 migranti «dovrebbe essere accolta in Italia» dal momento che, ha spiegato, «l’imbarcazione è ancora nelle acque territoriali italiane». Morale: Parigi auspica che «l’Italia svolga il suo ruolo e rispetti i suoi impegni europei». Il che, tradotto, a meno di una clamorosa smentita, significa che dell’impegno francese di ieri non resta più nulla. Al suo posto c’è invece una presa di posizione che somiglia tantissimo a un’ingerenza.
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La situazione a Catania
Non si spiegano altrimenti le successive parole di Veran quando afferma che «nessuno lascerà che questa barca corra il minimo rischio». Assicurando nel contempo che le autorità francesi monitorano in tempo reale l’evoluzione della situazione dei migranti a bordo. Intanto, va normalizzandosi la situazione nel porto di Catania. Tutti i migranti sbarcati ieri dalle due navi Ong, la Humanity 1 e Geo Barents di Medici senza frontiere, hanno trovato ospitalità in un impianto sportivo comunale, il Palaspedini. Se la Geo Barents riprenderà la navigazione non
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