L’ultima messa del vescovo Lino: “Continuerò a fare il prete a La Quercia, vi chiedo di vivere uniti e concordi”
Dopo 23 anni di episcopato, di cui 12 da vescovo a Viterbo, Lino Fumagalli lascia il suo incarico. A La Quercia, oggi pomeriggio, ha celebrato l’ultima messa da porporato di fronte ad un mare di fedeli ed autorità. In prima fila, vicini, il sindaco Chiara Frontini ed il presidente della Provincia Alessandro Romoli. Dietro tutti gli altri sindaci della Tuscia, oltre al prefetto Cananá, il questore Sant’Elia ed il rettore dell’Unitus Ubertini.
“Desidero ringraziare il Signore e voi tutti per questi 23 anni di episcopato, quasi 12 a Viterbo. Un servizio di amore, l’episcopato è una rinnovata chiamata ad una paternità più ampia, un servizio d’amore che unisce il vescovo all’amore di Cristo per la sua chiesa. Per voi sono il vescovo e questa è una responsabilità di cui dovrò rendere conto al Signore, e che conto. Confido nella misericordia divina e chiedo il vostro perdono per le resistenze all’amore, per le inadempienze e per le fragilità”. Poi i ringraziamenti: “Grazie ai miei sacerdoti per la generosità e l’impegno per la nostra gente. In questi tempi di cambiamento d’epoca, in cui facciamo fatica, in una società liquida, ad indovinare il cammino e trovare modalità migliori per annunciare il vangelo. Abbiamo in questo cambiamento d’epoca una bussola sicura che ci guida: Cristo e il suo vangelo. E ci confortano le parole del Signore: ‘Non abbiate paura, io sarò con voi fino alla fine del mondo’. Confidando in lui, continueremo a gettare reti per portare Cristo e il vangelo ad ogni uomo,
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