
Lilial, da Bilboa al profumo di Belen, nuovi richiami di cosmetici che contengono ancora la sostanza vietata
Lo sappiamo: i cosmetici che utilizziamo ogni giorno contengono numerose sostanze chimiche. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di sostanze che non rappresentano un rischio per la salute umana – ma talvolta è possibile imbattersi in sostanze pericolose e addirittura vietate. È il caso del lilial, una sostanza chimica controversa e pericolosa per la...
Continuano i richiami disposti dalle autorità europee per i cosmetici contenenti il controverso lilial, una sostanza chimica genotossica il cui utilizzo è vietato ormai da due anni.
@Rapex/Canva
Lo sappiamo: i cosmetici che utilizziamo ogni giorno contengono numerose sostanze chimiche. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di sostanze che non rappresentano un rischio per la salute umana – ma talvolta è possibile imbattersi in sostanze pericolose e addirittura vietate.
È il caso del lilial, una sostanza chimica controversa e pericolosa per la salute umana che, nonostante il suo utilizzo sia stato bandito nella produzione di cosmetici, è ancora presente in diversi articoli disponibili nei negozi.
Il lilial, identificato sulle etichette come Butylphenyl Methylpropional (BMHCA), è noto per il suo caratteristico profumo che ricorda i fiori di mughetto.
Proprio per questa sua fragranza, è stato largamente impiegato per anni nella formulazione di cosmetici di vario tipo, dagli shampoo ai deodoranti, passando per saponi, creme per il corpo e prodotti per la pulizia domestica.
Tuttavia, numerosi studi scientifici hanno evidenziato i gravi rischi per la salute associati
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER