Il salario minimo sarà per pochi: il governo lo vuole dare solo a 60mila lavoratori
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affidato la pratica al Cnel. Sul salario minimo l’intenzione è prendere tempo e poi far affossare la proposta delle opposizioni da un altro ente, non assumendosi direttamente tutta la responsabilità.
Perché, infatti, la posizione del Cnel sembra già chiara, come evidenzia una memoria consegnata al Parlamento l’11 luglio. Il Cnel divide i lavoratori tra i 14 milioni di dipendenti che usufruiscono di contratti firmati dalle organizzazioni sindacali e i 387mila che si vedono applicati contratti pirata.
I contratti di lavoro
Per quanto riguarda i primi, il 97% di loro vede rispettare le condizioni di lavoro previste dalle associazioni più rappresentative, ovvero Cgil, Cisl e Uil. In tutti questi casi i minimi superano la soglia dei 7-9 euro l’ora delle proposte sul salario minimo che erano state depositate in Parlamento prima dell’arrivo del testo unitario.
I contratti pirata riguardano invece 387mila lavoratori. E l’intenzione del governo è di dare una risposta immediata, proprio attraverso il salario minimo, solo a una parte di questi. Parliamo di circa 60mila persone.
A chi verrà applicato il salario
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