Il dibattito sul monossido di carbonio nel ciclismo professionistico
Il monossido di carbonio nel Tour de France: vantaggi e rischi per i ciclisti professionisti.
Per ottimizzare le prestazioni, i corridori del Tour de France mangiano, dormono e respirano il loro allenamento. (Radu Razvan/Shutterstock.com)
La competizione nel Tour de France è estrema, con i ciclisti che trascorrono oltre 80 ore in sella alla bicicletta in 3 settimane. Nonostante ciò, il margine tra il primo e il secondo classificato è stato di soli circa 6 minuti. Durante l’evento, vengono esaminati i fattori di allenamento e di stile di vita che possono conferire agli atleti un vantaggio competitivo.
Quest’anno, è emersa una controversia riguardo ai presunti utilizzi di monossido di carbonio da parte dei ciclisti per migliorare la resistenza. Il monossido di carbonio (CO) è noto per essere un gas velenoso, ma recentemente è stato oggetto di discussione nel mondo dello sport.
Il monossido di carbonio è un sottoprodotto della combustione incompleta del carbonio e si trova nei gas di scarico delle auto. È incolore, inodore, infiammabile e dannoso se inalato. Durante il Tour de France di quest’anno, è stato
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