I peccati ambientali dei Paesi più poveri. L’opinione di Zitelmann
Ai colloqui sul clima della Cop27 in Egitto, i Paesi più poveri chiedono ai Paesi ricchi un elevato risarcimento, perché, sostengono, sono i Paesi ricchi ad avere la maggiore responsabilità del cambiamento climatico. I media e gli “attivisti del clima” dipingono un quadro in bianco e nero; con i Paesi poveri innocenti (“vittime”) e i Paesi ricchi colpevoli. Ma la questione non è affatto così semplice.
Naturalmente, in termini assoluti, gli Stati Uniti e gli altri Paesi sviluppati emettono più CO2 dei Paesi africani in via di sviluppo. Ma l’Environmental Performance Index (EPI) dell’Università di Yale, che valuta regolarmente i Paesi in base alle loro “prestazioni ambientali”, assegna le peggiori valutazioni sul cambiamento climatico ai Paesi poveri. L’indice EPI 2020 di Yale includeva un capitolo separato (Capitolo 11) che valutava i Paesi in base alle loro prestazioni in materia di cambiamenti climatici: “I risultati dell’EPI possono aiutare a identificare quali Paesi sono sulla buona strada per la decarbonizzazione e quali devono accelerare i progressi verso un futuro sostenibile”.
Il risultato è il seguente: le migliori valutazioni sono
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