Giuliano Ferrara, l’infarto e il karma

Giuliano Ferrara è stato, per decenni, uno dei più importanti giornalisti italiani. E’ notizia di oggi che è stato ricoverato per un infarto in ospedale e le sue condizioni sembrerebbero gravi.
Di per sé, la notizia non richiederebbe chissà quale commento. Si nasce, si cresce, si invecchia e si muore. Se Ferrara morirà o se la caverà, la cosa mi lascia del tutto indifferente. Non lo leggevo quando io ero di centrodestra e lui era uno degli arieti dell’intelligentia di centrodestra. A maggior ragione non lo leggo oggi che si è unito anche lui al carro dell’integralismo vaccinale.
Semplicemente, trovo infantile il moralismo circa i post acidi che avrebbe ricevuto sui social. E come di consueto, a fronte dei tanti che augurano a Ferrara di finire al Creatore, c’è chi, forse per apparire controcorrente e buonista, dice che no, certe cose non si dicono.
Ora, guardiamo i fatti. Giuliano Ferrara è finito in terapia intensiva per un infarto. E tra le cause c’è sicuramente il sovrappeso abbondante. Per anni, Ferrara è stato obeso, a livelli molto gravi, degni del Dottor Nowzaradan. L’obesità certamente ha origini anche psicologiche ma si può curare, se si vuole. Come si sentirebbe Giuliano Ferrara se qualcuno scrivesse che bisogna smettere di curarlo perché non ha mai voluto seriamente ridurre il suo peso? Ferrara da quando è iniziata la pandemia, ha scritto cose raccapriccianti su chi ha deciso di non vaccinarsi. Per quale motivo ora ci si aspetta solidarietà nei suoi confronti? Anzi, i più irritanti sono quei tanti giornalisti e politici avversari che dopo averne dette di tutti i colori sul suo conto, adesso sui social gli augurano una pronta guarigione. Quando sappiamo benissimo che se Giuliano Ferrara sui vaccini fosse stato dalla parte sbagliata, a quest’ora si sarebbe beccato un misto di odio e indifferenza.
Gli insulti a Giuliano Ferrara non hanno nulla a che fare con “l’odio dei social” ma con una cosa semplicissima che si chiama karma.
L’informazione e la politica sembrano non rendersi conto che non si può provocare i cittadini a tutte le ore del giorno e della notte, con articoli pregni di fanatismo, di odio contro chiunque non si allinei ai diktat governativi, e attendersi in cambio amore, pace e tolleranza.
Le parole sono pietre, noi non vaccinati siamo stati sottoposti ad una campagna d’odio che non ha precedenti nella storia repubblicana.
E chi semina fanatismo e intolleranza, raccoglie odio.
FRANCO MARINO
Fonte: Il Detonatore.it

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