
Fusione nucleare: ENEA sviluppa un innovativo sistema laser per monitorare i reattori
La tecnica LIBS è stata utilizzata per la prima volta sul reattore JET per monitorare in tempo reale l’erosione e la contaminazione delle pareti interne, fornendo dati utili per i futuri reattori a fusione come ITER e DEMO
©ENEA
Un team di ricerca europeo, coordinato da ENEA, ha sviluppato un sistema laser che consente di analizzare la composizione chimica delle pareti interne del Joint European Torus (JET), uno dei più grandi reattori sperimentali a fusione nucleare. La tecnica utilizzata permette di effettuare misurazioni in tempo reale senza rimuovere i componenti esposti al plasma.
L’attività è stata realizzata nell’ambito del Consorzio EUROfusion, con il coinvolgimento di diversi istituti di ricerca. Oltre a ENEA, hanno partecipato il Forschungszentrum Jülich (Germania), il VTT Technical Research (Finlandia), la UKAEA (Regno Unito), l’IPPLM di Varsavia (Polonia) e università come la Comenius University di Bratislava, l’Università di Tartu e l’Istituto di fisica dello stato solido dell’Università della Lettonia.
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