Fotovoltaico: perché l’Ue non può permettersi di chiudere i confini alle importazioni di pannelli solari cinesi
L’Unione europea non naviga proprio in buone acque in fatto di produzione di energia solare. Il dibattito, qui, infuria certamente sulle importazioni di pannelli cinesi a basso costo, ma i leader europei restano fermi nel dire che non possiamo tagliarle: ciò comprometterebbe la capacità dell’Ue di installare una capacità di energia solare sufficiente per raggiungere gli obiettivi climatici
Da un lato il necessario sostegno ai produttori locali di pannelli solari, dall’altro l’urgenza di raggiungere i propri obiettivi climatici: così il capo della politica energetica dell’Ue, Kadri Simson, è chiara nel dire che l’Unione europea non può chiudere le porte, ragione per cui non vi sarà alcuna riduzione o messa al bando dei pannelli solari che arrivano dalla Cina.
Secondo i dati dell’Agenzia internazionale per l’energia, lo scorso anno i Paesi dell’Ue hanno installato livelli record di capacità solare, il 40% in più rispetto al 2022. La maggior parte di questi pannelli e componenti provenivano dalla Cina
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