Fattura errata, ecco in che modo stornarla

Vediamo le regole per stornare una fattura elettronica errata, ricordando sempre che il SDI è abilitato a trasmettere e ricevere documenti relativi a soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato L'articolo Fattura errata, ecco in che modo stornarla proviene da Agenda Digitale.

DOMANDA

Ho emesso una nota di credito per stornare una fattura che purtroppo mi sono accorta tardi era compilata in modo errato: l’indirizzo di fatturazione era indicato in Lussemburgo ma con P.IVA italiana, nel campo apposito ho messo la partita IVA italiana ma inserendo come Paese Lussemburgo anziché Italia. Il cliente mi dice che non ha ricevuto la fattura. Gentilmente le chiedo:

Poiché la fattura elettronica risulta inviata regolarmente ma il cliente non l’ha ricevuta, cosa devo fare? Vorrei poter riemettere fattura corretta ma quali sono i passaggi giusti da fare, considerando il fatto che ho emesso pure una N.C. ?

RISPOSTA

Per stornare una fattura errata, la nota di credito va emessa con gli stessi dati anagrafici della fattura errata. Se avesse emesso documenti errati, la fattura va stornata con nota di credito (TD04) e la nota di credito va stornata con nota di debito (TD05). Per quanto riguarda il recapito della fattura elettronica, il SdI adotta la seguente procedura:
– se il soggetto ricevente ha registrato l’indirizzo telematico al quale desidera ricevere le fatture elettroniche, provvede al recapito secondo le indicazioni fornite;
– se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene un valore corrispondente a un canale di trasmissione attivo, inoltra il file fattura al canale individuato;
– se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene il valore “0000000” ed è valorizzato l’elemento informativo PECDestinatario, il SdI inoltra il file alla casella di posta elettronica certificata individuata;
– se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene il valore “0000000” e l’elemento informativo PECDestinatario non è valorizzato, il SdI mette a disposizione il file fattura nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente. Quindi se il documento che Lei ha trasmesso al SDI non è stato scartato, deve trovarsi nell’area riservata del suo cliente, tenendo tuttavia presente che il SDI è abilitato alla trasmissione e ricezione “… delle fatture elettroniche, e di eventuali variazioni delle stesse, relative a operazioni che intercorrono tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato” (articolo 1, comma 2, Decreto legislativo 127/2015).

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile scrivere a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

@RIPRODUZIONE RISERVATA


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