Dungeons & Dragons: quando il gioco di ruolo diventa terapia per i giovani con disturbi del neurosviluppo
L’Asl Toscana Sud Est ha avviato un progetto innovativo che utilizza il gioco di ruolo fantasy come terapia per giovani con disturbi del neurosviluppo per favorire la socializzazione, la comunicazione e lo sviluppo di competenze cognitive
Dadi, manuali e miniature: gli strumenti del gioco di ruolo Dungeons & Dragons non sono più solo appannaggio di appassionati e giocatori, ma sono entrati a far parte anche del percorso riabilitativo di giovani pazienti con disturbi del neurosviluppo.
L’Asl Toscana Sud Est, infatti, ha avviato un progetto innovativo che utilizza D&D come terapia per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni con autismo, iperattività o che manifestano isolamento sociale.
L’iniziativa, attiva dal febbraio 2023 presso l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza (Ufsmia) del Valdarno, vede i giovani pazienti immergersi nel mondo fantastico di Dungeons & Dragons, interpretando personaggi e vivendo avventure guidate da un Dungeon Master.
D&D: un gioco con molti benefici
Ma in che modo un gioco di ruolo può essere utile in un percorso terapeutico? Dungeons & Dragons, per sua natura, stimola diverse
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