Dai vaccini anti Covid 50 miliardi di fatturato nel 2021. Top di incassi: Moderna con 15,6 miliardi, seguita dai 13 miliardi di Pfizer

Nel 2021 le vendite di vaccini anti Covid-19 sono destinate a incidere fortemente sui fatturati e, in generale, sui conti delle aziende farmaceutiche che li producono.
A mettere in fila i numeri è l’ultimo studio di Barclays, che nel suo modello, che esclude la possibilità di una vaccinazione ricorrente per via delle varianti, si aspetta per quest’anno il picco delle vendite, per un totale di 59 miliardi di dollari, corrispondenti a circa 50 miliardi di euro.
“Abbiamo sviluppato – spiegano gli esperti della ricerca azionaria di Barclays – un semplice modello di mercato basato sui numeri della popolazione globale, sugli accordi di fornitura pubblici a disposizione e anche sulle informazioni di prezzo diffuse o deducibili dagli accordi di fornitura”.
A guidare la classifica delle società produttrici per vendite globali nel 2021 è Moderna, che come annunciato di recente si aspetta di incassare dal vaccino anti Covid 18,49 miliardi di dollari, ossia 15,6 miliardi di euro. Al secondo posto staziona invece il vaccino di Pfizer e Biontech, da cui ci si attendono vendite mondiali nell’ordine dei 15 miliardi di dollari, corrispondenti a quasi 13 miliardi di euro.
Distanziata al terzo posto staziona invece Novavax, il cui vaccino è in fase di analisi da parte dell’Ema e per la quale si calcolano vendite globali nel 2021 pari a 7,66 miliardi di dollari, cioè 6,45 miliardi. Quarto posto in classifica per Johnson & Johnson, con un fatturato legato al vaccino stimato a 6,56 miliardi di dollari, ossia 5,53 miliardi di euro; e quinto posto per Astrazeneca, per cui si calcolano vendite del prodotto messo a punto con l’università di Oxford per 5,25 miliardi di dollari quest’anno, pari a 4,4 miliardi di euro. Infine, per i vaccini di GlaxoSmithKline con Sanofi e per quello di Curevac (in revisione da parte dell’Ema) Barclays ipotizza vendite rispettivamente pari a 2,65 e a 2,7 miliardi di dollari.
Nel Regno Unito e negli Stati Uniti – osservano gli analisti – ci sono tre vaccini approvati, ossia rispettivamente Pfizer, Moderna e Astrazeneca e Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. Ci aspettiamo di assistere al lancio di due altri vaccini entro la fine dell’anno: Novavax e Gsk-Sanofi”. Anche sulla base della considerazione che a breve sempre più vaccini saranno disponibili, gli analisti di Barlays hanno deciso di rivedere al rialzo la raccomandazione su Astrazeneca inserendo le azioni tra le proprie preferite (top pick) e alzando il prezzo obiettivo a 100 sterline (i titoli oggi in Borsa viaggiano in area 69 sterline).
Sulla base delle approvazioni attese ed effettive oltre che degli accordi di fornitura, Barclays calcola che l’immunità di gregge possa essere raggiunta entro giugno 2021 nel Regno Unito, entro luglio dello stesso anno negli Stati Uniti e tra agosto 2021 e settembre 2022 in Unione Europea, mentre a livello globale la proiezione è più difficile da mettere a punto.
Fonte: Business Insider.com /Italia

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