Covid, tutte le balle sull’Inghilterra

Dall’oltremanica una lezione sulla gestione dei contagi e della libertà.
La stampa italiana è sempre molto attenta alle cose che accadono in Inghilterra in realtà. Non si vede l’ora di poter dire che l’Inghilterra di Boris Johnson, l’Inghilterra della libertà personale e delle responsabilità personali ha sbagliato tutto, mentre in Italia tutto è andato per il verso giusto.
Nelle ultime settimane, vi è stato un aumento dei contagi, tuttavia in Inghilterra non hanno drammatizzato e non hanno fatto ricorso a chiusure o divieti oppure ancora a limitazioni delle libertà (che poi significa limitazioni delle responsabilità dei cittadini).
Ora, da circa dieci giorni-due settimane, Oltremanica accade che non vi è un aumento dei contagi, ma al contrario una diminuzione drastica della circolazione del virus. Per gli esperti è grazie soprattutto alla modalità della campagna vaccinale inglese: le due dosi dei vaccini sono state somministrate con tempi diversi per evitare che poi ci fosse un calo eccessivo della difesa dello scudo del vaccino. Non discuto: sarà stato sicuramente un escamotage intelligente che ha dato buoni risultati. Mi soffermo piuttosto su un elemento fondamentale che distingue l’Inghilterra dal resto del mondo e soprattutto da noi italiani: la narrazione dell’epidemia e delle misure di contrasto offerta all’opinione pubblica. In Inghilterra, infatti, le libertà non sono state limitate granché e, dunque, si è puntato sulle responsabilità individuali dei cittadini inglesi.
Boris Johnson disse che gli inglesi, a differenza degli italiani, tengono molto alla libertà. Purtroppo, ci fu la risposta infelice del nostro presidente della repubblica Mattarella secondo cui gli italiani, oltre alla libertà, tengono molto anche alla serietà. Una risposta infelice perché l’Inghilterra, secondo tradizione e storia, è proprio quel paese del vecchio continente e del mondo che non è caduto nel dramma del Novecento, cioè il totalitarismo. Evidentemente storia e tradizione contano anche nel respingere, nell’affrontare e nel contrastare una brutta bestia come l’epidemia.
Fonte: Nicola Porro.it

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