Cop27, ci risiamo: di nuovo assenti gli allevamenti intensivi, ma sono tra i più grandi inquinatori

Sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra – metano, in particolare – e del rilascio di altre emissioni inquinanti, quali l’ammoniaca. A causa loro, si sta gradualmente perdendo biodiversità, con il “furto” di milioni di ettari di terreno, sottratti alle foreste per essere riconvertiti al pascolo o cementificati in mega-stalle. Eppure degli...

Anche nell’agenda della Cop27 c’è un grande assente: gli allevamenti intensivi. Nonostante il loro impatto sul clima sia devastante, si fa ancora finta di non vederli

@Ronaldo Almeida/Shutterstock

Sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra – metano, in particolare – e del rilascio di altre emissioni inquinanti, quali l’ammoniaca. A causa loro, si sta gradualmente perdendo biodiversità, con il “furto” di milioni di ettari di terreno, sottratti alle foreste per essere riconvertiti al pascolo o cementificati in mega-stalle. Eppure degli allevamenti intensivi nei grandi appuntamenti internazionali nemmeno l’ombra.

E così, come esattamente un anno fa alla Cop26, anche la Cop 27 in programma a Sharm el Sheikh dal 6 al 18 novembre, tra gli argomenti affrontati dai leader chiamati a pianificare azioni concrete per mantenere il riscaldamento globale al di sotto degli auspicati e forse irraggiungibili 1,5 Celsius, mancheranno loro, gli allevamenti intensivi.

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Senza un’azione corale centrata sull’impatto delle “fabbriche animali”, che producono lo stesso quantitativo di gas serra del traffico urbano, le armi contro i cambiamenti climatici rischiano di essere spuntate – dicono da ENPA. Il nostro auspicio è che il prossimo vertice di Sharm el Sheikh adotti finalmente iniziative forti e concrete.

Un punto di partenza, secondo ENPA, dovrebbe essere quello di considerare gli allevamenti come delle vere fabbriche, prevedendo in materia di emissioni inquinanti normative e procedimenti autorizzativi più stringenti e severi, che riducano in misura significativa non soltanto l’impatto sull’ambiente ma anche la sofferenza degli animali.

Animali che, non dimentichiamocelo, sono costretti a una vita innaturale e di privazioni al solo


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