Con la scusa delle bollette spunta un altro condono. Generosa sanatoria per i commercianti che hanno commesso violazioni su scontrini fatture e ricevute
Una volta al nostro giornale il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani, ha detto che “i condoni per la destra sono come le ciliegie: uno tira l’altro”. E come dargli torto. L’ultimo dovrebbe agganciare il decreto legge Energia atteso in Consiglio dei ministri lunedì.
La bozza del decreto all’articolo 8 introduce una sanatoria generosa per i commercianti che hanno commesso violazioni su scontrini, ricevute fiscali, fatture. Violazioni che verranno abbonate in cambio di una piccola multa. Si tratta di infrazioni riguardanti la mancata memorizzazione dei corrispettivi (cioè scontrini e fatture non emesse) o la trasmissione infedele alle Entrate, come nei casi di documenti che non sono fedeli al reale incasso del commerciante.
La sanatoria riguarderà tutte le violazioni commesse tra il primo gennaio del 2022 e il 30 giugno del 2023: ci sarà tempo fino al 15 dicembre per sanarle. Pare insomma che le destre a corto di soldi non conoscano altra via per recuperare risorse che ricorrere a condoni e sanatorie.
Che è un modo infine per premiare, come in questo caso, il loro elettorato di riferimento fatto di
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