
Come reagisce il cervello all’amore? Scoperto qual è il sentimento più forte che proviamo
Dopo quindici anni di ricerche, il filosofo finlandese Pärttyli Rinne, in collaborazione con un team di neurologi dell’Università di Aalto, ha fatto una scoperta affascinante sull’amore. Combinando filosofia e scienza, Rinne ha utilizzato la risonanza magnetica per mappare le aree del cervello attivate da questo sentimento complesso e multiforme. L’esperimento ha coinvolto 55 volontari, tutti...
Grazie ad una risonanza magnetica sappiamo come il cervello si “accende” in base all’amore provato: quello per i figli è il più intenso di tutti
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Dopo quindici anni di ricerche, il filosofo finlandese Pärttyli Rinne, in collaborazione con un team di neurologi dell’Università di Aalto, ha fatto una scoperta affascinante sull’amore. Combinando filosofia e scienza, Rinne ha utilizzato la risonanza magnetica per mappare le aree del cervello attivate da questo sentimento complesso e multiforme.
L’esperimento ha coinvolto 55 volontari, tutti dichiaratamente innamorati, e ha esaminato sei diverse tipologie di amore: quello romantico, quello genitoriale, l’affetto per gli amici, la compassione per gli sconosciuti, l’amore per gli animali domestici e per la natura.
Mentre i partecipanti si concentravano su ogni tipo di amore, ascoltando poesie e descrizioni evocative, la risonanza magnetica registrava l’attività cerebrale, rivelando quali aree del cervello fossero più coinvolte. I risultati, pubblicati sulla rivista Cerebral Cortex, hanno mostrato che l’amore genitoriale è il più potente, attivando le aree cerebrali più estese e intense, seguito dall’amore romantico.
Cosa attiva l’amore per la natura
Entrambi
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