Calcio, tifoso aggredisce padre e figlio 15enne sulle tribune dello stadio del Monza
Botte allo stadio del Monza. Provvedimento di Daspo della durata di 2 anni, nei confronti di un 54enne. In occasione dell’incontro di calcio di Serie A tra Monza e Atalanta, si è reso responsabile di un episodio di violenza nei confronti di un tifoso della squadra avversaria.
L’aggressione nelle tribune dello stadio del Monza
L’uomo, seduto nelle tribune centrali dello stadio occupate sia da tifosi della squadra locale sia della squadra ospite, ha offeso ripetutamente l’allenatore della compagine bergamasca. Un atteggiamento, questo, che ha spinto un tifoso rivale a invitarlo a calmarsi. Ma lui, invece di assumere un contegno più moderato, ha risposto colpendo il tifoso rivale con un pugno e un calcio. Ne è nato un tafferuglio tra i due uomini. E nella lite c’era anche il figlio quindicenne atalantino.
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Il quindicenne ha avuto contusioni a un braccio
L’immediato intervento degli operatori presenti ha interrotto la lite, evitando che degenerasse. Il minorenne, intervenuto in difesa del padre, ha però riportato contusioni al braccio. L’episodio di violenza – avvenuto in una porzione dello stadio del Monza frequentata da famiglie e giovani – costituisce manifestazione di pericolosità sociale. Avrebbe potuto mettere in pericolo l’incolumità delle altre persone presenti. Di conseguenza, il tifoso monzese non potrà accedere, per due anni, a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli altri Stati membri dell’Unione Europea. Quelli, cioè, in cui si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli, nonché dei tornei internazionali e nazionali.
Niente più stadio del Monza, ma non solo…
Il divieto è esteso anche agli incontri di calcio disputati all’estero dalle squadre italiane e dalla Nazionale italiana. Inoltre, il provvedimento impedirà all’uomo di accedere ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o
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