Bologna, alle Serre dei Giardini Margherita arriva la stanza degli orgasmi

Orgasmatron Redux è l’installazione dell’artista Norma Jeane ispirata agli studi le ricerche di Wilhelm Reich: suoni, sostanze e luci stimolano il piacere degli ospiti.

Orgasmatron Redux è un accumulatore orgonico concepito da Norma Jeane e realizzato seguendo scrupolosamente i progetti originali di Wilhelm Reich. L’installazione è equipaggiata da un impianto audio a due canali opposti che trasmette toni binaurali calibrati per indurre abbandono erotico. La seduta interna è quotidianamente impregnata da androstenone, androstenolo e copuline (il complesso feromonico umano sia maschile che femminile) e l’ambiente è illuminato da una luce rossa con una frequenza ideale per stimolare il sistema endocrino e la libido degli ospiti.

L’opera e l’artista

Il dispositivo è installato e visitabile dal 1 settembre (dalle 18) all’interno di Serra Madre, la nuova area delle Serre dei Giardini Margherita, a Bologna. L’accesso è consentito esclusivamente a una persona per volta per massimo 15 minuti. Norma Jeane – vero nome di Marilyn Monroe – è lo pseudonimo di un artista (uomo o donna?) che non intende essere identificato/a. Riguardo alla sua biografia, le uniche informazioni trapelate sono che è «nata a Los Angeles il 5 agosto del 1962, lo stesso giorno in cui è morta Marilyn Monroe». L’assenza fisica totale che l’artista ha deciso di rispettare si materializza nelle persone che di volta in volta coinvolge nel progettare e realizzare le proprie opere, installazioni e performance.

L’ideazione

Orgasmatron Redux è stato realizzato grazie al contributo di Salvatore Cottu per la lana, alle competenze chimiche di Stefania Bonan e al paziente lavoro di Alessandro Aiello, Alessandro Eusebi e Davide Sorlini per la realizzazione di tutta l’opera. Nel 2011 Christopher Turner, antropologo e collaboratore di riviste (Cabinet, London Review of books) e quotidiani (The Guardian, Sunday Telegraph) riceveva importanti riconoscimenti internazionali per la pubblicazione di un saggio del tutto particolare: Adventures in the Orgasmatron: How the Sexual Revolution Came to America (ed. Farrar, Straus and Giroux).

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Wilhelm Reich, la parabola dell’inventore

Attraverso interviste e accurate ricostruzioni storiche Turner descrive la singolare parabola professionale e umana di Wilhelm Reich che, da psicoanalista di fama mondiale e braccio destro di Sigmund Freud, dopo la fuga dall’Austria a causa dell’ascesa al potere di Hitler, si ritrovò negli Stati Uniti a essere un bersaglio del maccartismo per le sue teorie che individuavano in una radiazione di fondo, da lui denominata «energia orgonica», la matrice universale della vita biologica. In seguito a questa (presunta) scoperta, Reich creò una serie di strumenti terapeutici per curare vari disturbi e malattie. Il più celebre è l’accumulatore orgonico: una grande scatola con pareti, di legno esternamente e di lamiera internamente, riempite con strati alternati di lana di pecora non trattata e lana d’acciaio. Questa particolare gabbia di Faraday concentrerebbe al proprio interno una grande quantità di energia orgonica (leggi sessuale; il termine deriva infatti dalla parola «orgasmo») che colmerebbe le carenze di chi vi permane all’interno per almeno 15 minuti, ripristinando una piena carica della libido. Condizione questa necessaria per mantenere sano l’organismo umano. Le ricerche dello scienziato austriaco lo condussero all’arresto da parte dell’Fbi e, infine, dopo otto mesi di reclusione, alla morte in carcere nel 1957. Woody Allen fece in seguito una parodia dell’accumulatore orgonico nel suo film Il dormiglione (Sleeper, 1973) chiamandolo Orgasmatron.

Modalità di partecipazione

L’evento è gratuito ma per partecipare è obbligatorio prenotarsi a questo link entro 24 ore dall’inizio dell’evento: https://bit.ly/3ylTR5t. Numero massimo di persone: 40. Inoltre, a seguito del nuovo decreto del Governo, dal 6 agosto per accedere agli eventi promossi da Kilowatt a Le Serre dei Giardini, tutti i partecipanti hanno l’obbligo di presentare il Green pass (vaccinazione almeno con prima dose, guarigione dal Covid nei 6 mesi precedenti, tampone molecolare negativo nelle 48 ore precedenti)

Fonte: Corriere della Sera.it

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