Bollito misto piemontese, la ricetta della tradizione
Del bollito misto, particolarmente amato da re Vittorio Emanuele II, si trova traccia scritta a partire da fine Ottocento. La ricetta riguarda l’intera pianura padana, ma è il Piemonte degli antichi mercati della carne a vantarne la paternità. Si tratta notoriamente di tagli differenti di cui è fondamentale rispettare la singola cottura, precisamente sette, tra cui non possono mancare alcune tipologie di “quinto quarto”. Ovvero di quelle parti meno nobili, dalla lingua alla coda, a cui negli ultimi anni riguardano gli chef, nell’ottica di una cucina più sostenibile, che utilizzi tutte le parti dell’animale anche per rispettarne il sacrificio.
La festa del Bollito
Moncalieri, in Provincia di Torino, gli dedica perfino una sagra annuale: la Fëra dij Subièt e Sua Maestà il Bollito del 2023 si svolge il 14 e il 15 ottobre, tra mercatini, musica ed eventi dove il clou – domenica – prevede la cottura in un maxi pentolone di 1.500 kg tra tagli di carne bovina (punta, caramella, muscoli,
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