Banche UE: possibili aumenti dei tassi sui depositi, a rischio la redditività
La politica restrittiva avviata un anno fa dalla Bce per contrastare l’aumento dell’inflazione ha avuto effetti benefici sui margini di interesse delle banche, che hanno negli ultimi trimestri registrato solidi risultati economico-finanziari. Basti pensare che il ROE aggregato delle banche UE è aumentato di 230 punti base alla fine del 2022 rispetto ai livelli pre-pandemia.
Questo soprattutto perché i rendimenti sulle attività degli istituti (mutui, prestiti, etc.) sono saliti in misura più che proporzionale rispetto ai costi delle passività (la remunerazione di depositi, obbligazioni, pronti contro termine, etc.). Pertanto, la redditività futura delle banche dipenderà in parte dalla capacità di mantenere i tassi sui depositi sui livelli attuali. Ecco un’analisi sul tema da parte di DBRS Morningstar.
Il ruolo dei depositi per le banche
I depositi dei clienti rappresentano un elemento cruciale per il profilo di liquidità delle banche dell’Unione Europea. Innanzitutto, i depositi rappresentano la principale fonte di finanziamento degli istituti, con una percentuale sul totale della raccolta che in alcuni casi si attesta all’80%. Pertanto, la capacità delle banche di mantenere una struttura di bilancio equilibrata tra attività e passività dipende in
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