«Aurora era aggrappata alla ringhiera, lui la colpiva sulle mani»: Piacenza, l’accusa al 15enne e il sospetto di premeditazione
Tre testimoni hanno visto la scena. Oggi il Gip decide sulla scarcerazione. Il cacciavite e la lente degli inquirenti
Aurora è rimasta disperatamente aggrappata alla ringhiera. Mentre lui la colpiva con violenza sulle mani. Per farla cadere giù. Fino a quando lei non ha ceduto ed è precipitata per nove metri. Per morire su un terrazzino del palazzo di via Fulgosio 3 a Piacenza. Era il 25 ottobre scorso, tra le 8.15 e le 8.30. Ora il 15enne M.S. è in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Si trova nel minorile di Pratello a Bologna. La svolta nell’indagine è arrivata grazie ad alcuni testimoni. Ovvero i clienti di un bar che si trova all’angolo della strada. Oggi il giudice delle
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