Attacco terroristico al Nord Stream: la trama si infittisce

Il rapporto bomba di Seymour Hersh su come il governo degli Stati Uniti ha fatto saltare in aria i gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico lo scorso settembre continua a generare ondate geopolitiche increspate lungo tutto lo spettro. Tranne, ovviamente, nella bolla parallela dei media mainstream statunitensi, che l’hanno totalmente ignorato, o in alcuni […] L'articolo Attacco terroristico al Nord Stream: la trama si infittisce proviene da Nexus Edizioni.

Il rapporto bomba di Seymour Hersh su come il governo degli Stati Uniti ha fatto saltare in aria i gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico lo scorso settembre continua a generare ondate geopolitiche increspate lungo tutto lo spettro.

Tranne, ovviamente, nella bolla parallela dei media mainstream statunitensi, che l’hanno totalmente ignorato, o in alcuni casi selezionati, hanno deciso di sparare al messaggero, liquidando Hersh come un giornalista “screditato”, un “blogger” e un ” complottista”.

Ho offerto un primo approccio, incentrato sui numerosi meriti di un rapporto apparentemente approfondito, ma rilevando anche alcune gravi incongruenze.

Il corrispondente estero della vecchia scuola con sede a Mosca, John Helmer, è andato anche oltre; e ciò che ha scoperto può essere tanto incandescente quanto il resoconto di Sy Hersh.

Il nocciolo della questione nel rapporto di Hersh riguarda l’attribuzione della responsabilità di un attacco terroristico industriale de facto. Sorprendentemente, nessuna CIA; esso ricade direttamente sul tossico trio di pianificazione composto da Sullivan, Blinken e Nuland – neoliberisti-con che fanno parte del gruppo “Biden”. E l’ultimo semaforo verde arriva dal Decisore Ultimo: lo stesso presidente senile che legge

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