“Amo l’odore del napalm al mattino”: Zelensky parla a Cannes e gela la platea
Parigi, 18 mag – Dopo aver raggiunto il primato con la musica, vincendo l’Eurovision, l’Ucraina si appresta ora a sbancare anche nel mondo del cinema. Del resto, il suo presidente se ne intende parecchio di recitazione, visti i suoi noti trascorsi da comico. Ma intervenendo a sorpresa al Festival di Cannes, Volodymyr Zelensky ha deciso di cambiare registro, andando piuttosto sul tragico: «Amo l’odore del napalm al mattino», è la macabra frase con cui si presenta alla platea del Palais des Festivals et des Congrès.
Zelensky a Cannes
Un vero coup de théâtre, tanto per rimanere in tema. La frase pronunciata da Zelensky, com’è noto, è tratta dalla pellicola di culto Apocalypse Now, che proprio a Cannes vinse nel 1979 l’ambita Palma d’oro. Ma il presidente ucraino, nella sua voglia di impressione l’uditorio, non si è limitato al colonnello Kilgore impersonato da Robert Duvall. Lasciando il registro drammatico per tornare a quello comico (che meglio gli si addice), Zelensky cita anche Charlie Chaplin: «L’odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. Siamo in guerra per la libertà», afferma con pathos il presidente ucraino attingendo al film Il grande dittatore, forse uno dei film più iconici dell’attore britannico.
Sempre il solito copione
Ed è proprio la citazione di Chaplin che permette a Zelensky di lanciare il suo accorato appello alla platea gremita di Cannes: «Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto. Noi continueremo a combattere, perché non abbiamo altra scelta che lottare per la libertà, e sono convinto che il dittatore perderà», dice Zelensky con chiaro riferimento a Putin. «Ma il cinema starà zitto o parlerà? Il cinema può stare fuori da tutto questo?». Dopo il gelo per la citazione del colonello Kurtz, la platea si scalda e si scioglie di fronte all’ennesimo richiamo alla lotta per la libertà e contro il dittatore di turno. Del resto, in Occidente è il copione più scontato di sempre. Funzionerà anche stavolta. Di questo Zelensky può essere più che certo.