Albino Luciani: il sorriso di Dio

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Albino Luciani, “Papa Giovanni Paolo I”, il Papa con il sorriso.

Egli nacque a Belluno nel 1912.

Il suo sorriso buono, i suoi modi garbati e gentili, la sua voce dolce sono ricordati da tutti, insieme alle sue parole, all’umiltà, alla saggezza di un Papa, la cui morte improvvisa, avvenuta il 28 settembre del 1978, raggelò il mondo, ponendo fine al pontificato, dopo soli 33 giorni.

La scomparsa del Papa “con il sorriso” fece tanto scalpore al punto da esser avvolta da un vero e proprio velo di mistero: agli atti il Papa sarebbe deceduto a causa di un infarto, eppure alcuni sostengono si sia trattato di un complotto.

Nonostante il breve periodo di pontificato, papa Giovanni Paolo I viene ricordato con profondo affetto dai fedeli. “Il sorriso di Dio” non si è spento con la morte terrena.

Era sera in piazza san Pietro, quando, dal comignolo che sovrasta la Cappella Sistina, uscì, per la seconda volta quel giorno, il fumo. Sembrava bianco, poi, tra lo stupore generale, diventò nero e, subito dopo, grigio.

Papa Luciani

Poi il suono del campanone della basilica e l’annuncio del cardinale Pericle Felici:” Habemus Papam.”
Albino Luciani scelse di chiamarsi con i nomi dei suoi due predecessori, Giovanni XXIII e Paolo VI, come dirà lui stesso il giorno dopo affacciandosi sempre dalla loggia centrale della basilica per l’Angelus.

Ma quel 26 agosto 1978 – l’anno dei tre Papi – il Papa appena eletto apparve quasi incredulo per la nomina.

Erano le 19 e 18 minuti e il cielo già aveva assunto i colori del tramonto. Il suo volto manifestò stupore; il suo sguardo buono sembrava quasi cercare tra la folla una sorta di conferma.

La sua voce delicata, con lieve accento del Nord, conquistò subito tutti.

Era andato a votare in Sistina “tranquillamente” dirà all’Angelus: “mai avrei immaginato quello che stava per succedere”.

Humilitas era il motto che aveva scelto già da Patriarca di Venezia, e quella parola segnerà tutto il suo breve Pontificato di soli 33 giorni, il tempo di un sorriso.

cq5dam.thumbnail.cropped.750.422

Il suo fu un modo nuovo di guidare la chiesa.

Nella seconda udienza generale, il 13 settembre, recitò una poesia di Trilussa per riflettere sulla fede.

Il 23 settembre compì la sua unica uscita dal Vaticano per la presa di possesso della Cattedrale di Roma. Incontrò il Sindaco della città Giulio Carlo Argan e gli recitò, come risposta al discorso di saluto, una preghiera di quand’era fanciullo: “I peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono: opprimere i poveri, defraudare la giusta mercede agli operai”.

Luciani era fatto così: la sua umiltà e semplicità hanno subito conquistato i romani e i credenti di tutto il mondo.

Nell’ultimo Angelus del suo breve pontificato, due giorni prima della morte, lasciò questo messaggio alla domanda: cosa fare per migliorare la società. Disse: “Ciascuno di noi cerchi di essere buono e di contagiare gli altri con una bontà tutta intrisa della mansuetudine e dell’amore insegnato da Cristo”

A breve dovrebbe avvenire anche il processo di santificazione. ❤

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.