Mappa Mundi, la mappa geografica più antica e misteriosa del mondo
La babilonese Mappa Mundi, risalente a oltre 2.600 anni fa, offre un’eccezionale visione della geografia e delle credenze mitologiche degli antichi Babilonesi
La Mappa Mundi, nota anche come la “Mappa babilonese del mondo”, è spesso considerata la mappa più antica del mondo. Non è scientificamente accurata come Google Maps, né magnificamente illustrata come la cartografia medievale, ma offre un’eccezionale visione di come gli antichi Babilonesi vedevano se stessi e il mondo che li circondava.
Probabilmente creata tra i 2.600 e i 2.900 anni fa, la Mappa Mundi risale a un periodo in cui l’Impero Neo-Babilonese dominava il mondo in termini di architettura, cultura, matematica e primi studi scientifici. La sua riscoperta nel XIX secolo è quasi altrettanto misteriosa quanto l’oggetto stesso.
Secondo l’Enciclopedia Britannica, l’artefatto fu scoperto da Hormuzd Rassam, un rinomato archeologo che recuperò alcune delle più preziose antichità assire e babilonesi mai trovate, comprese le tavolette contenenti l’Epopea di Gilgamesh, il più antico testo letterario del mondo.
La mappa fu trovata in una scatola durante l’escavazione
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