In questa piccola isola italiana puoi ammirare le opere di Salvator Dalì come in un museo a cielo aperto
Storia di Albarella
Albarella vanta una storia ricca e affascinante che risale a secoli fa. Originariamente, durante il Medioevo, l’isola era proprietà della Repubblica di Venezia e veniva utilizzata principalmente per la raccolta del sale, un’attività di vitale importanza per l’economia veneziana. Il sale era infatti una risorsa preziosa non solo per la conservazione degli alimenti, ma anche come merce di scambio.
Nei secoli successivi, l’isola ha mantenuto il suo ruolo agricolo e di sfruttamento delle risorse naturali. Con l’avvento dell’era moderna, Albarella ha visto una trasformazione significativa. Durante il XIX secolo, l’isola era utilizzata principalmente per la coltivazione e la caccia. Era un luogo di ritrovo per nobili e ricchi proprietari terrieri che apprezzavano le sue risorse naturali e la tranquillità offerta.
Il cambiamento radicale avvenne negli anni ’60 e ’70, quando Albarella iniziò a trasformarsi in una destinazione turistica esclusiva. Questo periodo vide l’acquisizione dell’isola da parte di imprenditori privati che avevano la visione di creare un rifugio di lusso per l’élite italiana. Vennero costruite ville esclusive, club privati e strutture ricreative di alta classe, attirando
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