Il piccolissimo borgo in Abruzzo che fu capitale d’Italia per una notte (una “perla bizantina” che devi visitare)
Crecchio è nota per il castello dei duchi De Reises e per il suo ruolo storico: qui il Re decise di fuggire verso Brindisi, sancendo di fatto la fine della monarchia che si concretizzò tre anni dopo
Il borgo di Crecchio, noto come la “perla bizantina” dell’Abruzzo, può essere poco conosciuto ma ha un ruolo storico importante nella recente storia italiana. È infatti stato capitale d’Italia per una notte. Tutto risale alla notte del 9 settembre 1943.
Mentre stavano scappando verso Brindisi, Sua Maestà Vittorio Emanuele III, Re d’Italia, insieme al figlio Umberto e allo Stato Maggiore del Regio Esercito, ha pernottato nel castello di Giovanni De Reises, duca di Bovino, situato a Crecchio.
In questa notte, proprio qui furono prese decisioni cruciali per il destino della monarchia sabauda. Si optò per una fuga verso il mare e la parte d’Italia che era già in mano alleata. Fuga che avrebbe compromesso il consenso popolare nei confronti della monarchia la cui fine fu sancita definitivamente durante il Referendum Costituzionale del 2 giugno 1946.
Il fulcro
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