Che cosa raccontano sull’aldilà i pazienti che hanno subito un arresto cardiaco

Cosa succede nell’aldilà? C’è davvero quella luce di cui si narra nella letteratura e filmografia fantascientifica? Pare proprio di sì e a riportarne sono persone, che dopo essere «morte», sono tornate indietro, evidenziando proprio in quel momento di limbo un’attività cerebrale molto profonda. Lo dimostra un recente studio su quelle che si chiamano «esperienze di pre-morte»

«Aspettate un minuto prima di aprirmi in due, datemi un altro po’ di anestesia, avrei voluto dire a quei medici. Mi ci volle un pochino prima di comprendere che non ero nella loro stessa dimensione, quindi non potevano sentirmi». A raccontare i fatti in un’intervista alla CNN è Aubrey Osteen, 82 anni compiuti il 4 luglio, «morto» a dicembre 2020 per infarto.

«Ho proprio visto il mio corpo uscire dalla gabbia toracica e fluttuare sopra il tavolo operatorio mentre l’équipe medica mi spaccava il petto, rimuoveva il cuore e iniziava a riparare il danno. Ben presto sentii qualcuno urlare “reni”. Sì, perché i reni avevano smesso entrambi di funzionare in contemporanea: sapevo che me ne sarei andato. Ed è stato allora che sono passato al livello successivo». Osteen intende esattamente quello che tutti stiamo pensando: il famoso tunnel di luce.

«Quando sono arrivato lassù, ero alla presenza di Dio – una presenza potente – con la luce che splendeva da dietro di


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