Decreto farsa del governo, i concessionari balneari pagheranno di più a babbo morto
Il governo continua a prendere tempo sui balneari. Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per la mappatura e la trasparenza dei regimi concessori di beni pubblici, comprese le spiagge. Eppure l’Ue era stata chiara nella richiesta al governo di aprire le concessioni di Stato e rispettare la Bolkestein. Altrimenti, l’Italia verrà deferita e la procedura d’infrazione Ue potrebbe proseguire sulla via inesorabile di una maxi-multa.
La Corte di giustizia Ue ha stabilito, poi, che le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente. Ma la risposta dell’esecutivo appunto è quella di temporeggiare. L’obiettivo delle destre, con la mappatura, è dimostrare che non c’è scarsità del bene demaniale e dunque non si deve applicare la Bolkestein.
Balneari, festeggiano i sindacati
Presso il Mef verrà ora istituito un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici con uno stanziamento di 2 milioni di euro l’anno. A trasmettere i dati, esclusivamente in forma telematica, dovranno essere le amministrazioni pubbliche che abbiano la proprietà, ovvero
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