Incentivi auto elettriche: 5 motivi per cui non funzionano

Gli incentivi auto elettriche vanno male? Ecco 5 buoni motivi per cui non funzionano. Andrebbe forse ripensato l'intero meccanismo degli sconti

A poco più di due mesi dalla partenza dell’Ecobonus 2023 le prenotazioni per auto elettriche continuano a latitare e quest’anno si rischia seriamente di ripetere il mezzo flop del 2022, quando tra BEV e PHEV sono rimasti sul piatto circa 300 milioni di euro dei 700 a disposizione (a proposito come si pensa di riutilizzare quei soldi?). Nel momento in cui scriviamo, e limitandoci ai contributi per i privati, risulta infatti prenotato solamente il 7,58% del plafond per le auto elettriche e appena il 3,25% dei fondi per le plug-in hybrid. Le richieste delle società di car sharing e autonoleggio vanno leggermente meglio, ma solo leggermente. Insomma l’impianto degli incentivi per veicoli a basse emissioni sembra proprio non funzionare (per almeno 5 buoni motivi) e andrebbe probabilmente rivisto, come del resto chiedono a gran voce le stesse associazioni che spingono per una mobilità green.

COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI AUTO 2023

Prima di elencare i 5 motivi per cui non funzionano gli incentivi auto elettriche, così come sono attualmente organizzati, riepiloghiamone velocemente il meccanismo. Nel 2023 sono a disposizione 630 milioni


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