Gli effetti delle elezioni turche sul conflitto e sulla Nato. Colloquio con Ünlühisarcikli
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All’interno dello speciale di Formiche.net sull’anniversario dell’invasione russa, abbiamo ospitato in redazione Özgür Ünlühisarcıklı, direttore della sede di Ankara del German Marshall Fund, con cui abbiamo discusso della posizione molto delicata della Turchia, Tra poco più di due mesi ci saranno le elezioni, Erdogan dovrà affrontare sia ovvie questioni interne che esterne, come la sua posizione “singolare” all’interno del conflitto e l’opposizione all’ingresso della Svezia nella Nato.
Qual è stato il ruolo della Turchia nel conflitto? È forse l’unica nazione che è riuscita a mantenere contatti con entrambe le parti, e su diversi fronti ha contribuito a risolvere alcune crisi emerse in quest’anno.
Il ruolo della Turchia non è semplice da spiegare. Può essere descritta come pro-Ucraina ma senza essere anti-Russia. Dopo lo scoppio del conflitto la Turchia ha continuato a fornire armi all’Ucraina, inclusi i droni armati che hanno rivestito un ruolo cruciale nelle prime settimane. L’Ucraina ha chiesto e ottenuto che la Turchia chiudesse il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli alle navi belligeranti sulla base della Convenzione di Montreux, cosa che ha impedito
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