Mt. Gox: prossimo “cigno nero” per Bitcoin?
L’influenza di Mt. Gox su Bitcoin
Alcuni analisti del mercato crypto, e in particolare Nicholas Merten, forte di una community di mezzo milione di utenti, hanno hanno messo in luce alcune criticità in merito al risarcimento dei creditori da parte di Mt. Gox, exchange hackerato nel lontano 2014.
Mt. Gox, per rinfrescare la memoria, era un exchange giapponese fallito nel 2014. A seguito della sua procedura fallimentare, conclusasi solo a luglio 2022, il CEX ha poi annunciato che avrebbe rimborsato gli ex clienti.
Le partecipazioni del CEX, ancora ad oggi, ammontano a 137mila BTC (una parte del totale recuperato dal vecchio hack), e a breve i creditori potrebbero venire risarciti.
A confermarlo è stato Nobuyaki Kobayashi, fiduciario dell’exchange in bancarotta, che ha informato i creditori stessi del termine per la presentazione delle richieste di risarcimento, pur modificando il termine delle richieste dal 10 gennaio al 10 marzo.
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Gli equilibri di BTC
Il fattore rilevante, in questa storia, sarà quindi il peso che questo risarcimento avrà nei confronti del mercato, con lo “scarico”