The Voice Senior 3: il talent nato vecchio ora “famolo strano”
Non ci girerò troppo intorno. Da The Voice Senior Ter (sì: nell’assoluta assenza di promozione, il talent è ricominciato dal 13 gennaio su Rai 1) non mi aspettavo niente di più e niente di meno della solita festa in balera: carina, trash free ma, insomma, sempre quella roba lì. Invece, signori e signori, qualcosa è cambiato. Alla terza edizione, il talent torna più arzillo che mai e, nel suo essere nato vecchio, tradisce una giovinezza da dare dei punti a Case, Isole e Caserme. Ecco cosa è successo – di nuovo – nella puntata d’esordio, che ha portato a casa la bellezza di 3,7 milioni di spettatori e il 23,3% di share.
La nuova frontiera del nepotismo
Dopo ieri sera, gli americani mi fanno quasi tenerezza: Oltreoceano si stanno accapigliando, ormai da mesi, sullo scandalo dei nepo baby. Passano al setaccio gli attori “figli di…” con tanto di lista dei prescritti hollywoodiani da sbattere in prima pagina. Novellini. Noi, qui in Italia, siamo andati ben oltre: con The Voice Senior siamo al nepotismo 2.0. Più visionario. Creativo. Ieri, per esempio,
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